Endocrinologia
L’endocrinologia rappresenta una delle eccellenza della Casa di Cura Villa Anna Maria del gruppo NefroCenter. Gli specialisti della nostra struttura valutano tutte le funzioni ormonali per poter esprimere una diagnosi accurata su tutte le patologie derivanti da problematiche endocrine.
Visite con gli specialisti di endocrinologia di Villa Anna Maria
Valutare e individuare eventuali disfunzioni ormonali è fondamentale. Per questo motivo, gli specialisti di Villa Anna Maria effettuano un’anamnesi completa del paziente. Alla base ci sono la storia clinica, la valutazione dei sintomi, la storia familiare e le abitudini di vita, da quelle alimentari al tipo di attività fisica eventualmente svolta. Tra i sintomi, è possibile che una disfunzione ormonale possa generare stanchezza, aumento o perdita di peso, intolleranza al freddo o al caldo, palpitazioni, irregolarità mestruali.
L’esame fisico si concentra in particolare sulle ghiandole endocrine (tiroide, surreni, testicoli o ovaie). La loro valutazione viene effettuata insieme a parametri come peso, pressione arteriosa e frequenza cardiaca. Sulla base dei sintomi e dell’esame obiettivo, il medico potrebbe richiedere degli esami del sangue per misurare i livelli ormonali e valutare la funzionalità delle ghiandole endocrine che variano a seconda della patologia sospettata. In alcuni casi, lo specialista potrebbe richiedere esami come l’ecografia tiroidea, la risonanza magnetica o la TAC, per ottenere immagini più dettagliate delle ghiandole endocrine.
Di cosa si occupa l’Endocrinologia a Villa Anna Maria
Gli specialisti endocrinologi trattano diverse patologie che possono avere delle problematiche di natura ormonale alla base. Per tale motivo, i medici della Casa di Cura Villa Anna Maria del gruppo NefroCenter si occupano di: Diabete, Tiroide (ipertiroidismo, ipotiroidismo), Osteoporosi, Obesità, Disturbi della crescita, Problemi di fertilità, Menopausa, Pubertà precoce o tardiva
Gli esami del sangue che potrebbe richiedere lo specialista
Successivamente alla visita, gli specialisti di endocrinologia potrebbero richiedere degli esami del sangue che misurano i livelli di ormoni tiroidei, ormoni sessuali, glucosio, insulina e altri marcatori. Sono fondamentali per valutare la funzionalità delle ghiandole endocrine e diagnosticare eventuali disturbi ormonali. Gli ormoni tiroidei (TSH, FT3, FT4) permettono di valutare la funzionalità della tiroide, una ghiandola a forma di farfalla situata nel collo. Livelli anomali di questi ormoni possono indicare ipotiroidismo (tiroide poco attiva) o ipertiroidismo (tiroide troppo attiva).
Invece, gli ormoni sessuali, ovvero estradiolo, progesterone e testosterone, valutano la funzione ovarica o testicolare. Servono a diagnosticare disturbi della fertilità, squilibri ormonali legati al ciclo mestruale o alla menopausa, e identificare potenziali cause di irregolarità mestruali, dismenorrea o menopausa precoce.
Il glucosio misura la quantità di zucchero nel sangue ed è fondamentale per diagnosticare il diabete e monitorare i livelli di glicemia in chi è già affetto dalla patologia.
Per uno specialista endocrinologo è anche importante conoscere i livelli di insulina, un ormone prodotto dal pancreas, che regola i livelli di zucchero nel sangue.
A seconda della patologia sospettata, possono essere richiesti altri esami per misurare livelli di altri ormoni, come il cortisolo (prodotto dalle ghiandole surrenali), il GH (ormone della crescita), il paratormone (regola il calcio nel sangue), e altri ancora.
La valutazione di tiroide e surreni
La valutazione delle ghiandole endocrine, in particolare tiroide e surreni, è un processo diagnostico che mira a identificare eventuali disfunzioni ormonali. Coinvolge una combinazione di strumenti diagnostici, tra cui:
Oltre all’anamnesi, lo specialista di Villa Anna Maria osserverà la presenza di gozzi, noduli alla tiroide o altri segni visibili. Verranno palpate le ghiandole tiroidee e, in alcuni casi, anche le ghiandole surrenali. Importante sarà la misurazione della pressione arteriosa: Un valore elevato o basso può essere un indizio di disfunzioni ormonali. Il medico potrebbe richiedere un’ecografia tiroidea, una Risonanza magnetica, una tomografia computerizzata (TC) oppure una PET-CT. Quest’ultimo è un esame più specialistico che combina la PET e la TC per fornire informazioni dettagliate sulla funzionalità dei tessuti.
Possono essere effettuati anche test funzionali, come il test di soppressione con cortisolo che valuta la funzionalità dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Oppure il test di stimolazione con TRH che valuta la riserva funzionale della tiroide.
Iscriviti alla newsletter
Rimani aggiornato sulle nostre attività e ricevi informazioni su salute e novità del mondo medico sanitario.